Negli ultimi anni il comportamento dei pazienti è cambiato: non cercano solo un “trattamento”, ma un percorso di cura chiaro, trasparente e partecipato. Le ricerche sull’esperienza del paziente mostrano che chi si sente informato e coinvolto valuta meglio la qualità dell’assistenza e resta più fedele allo studio; al contrario, le lacune informative alimentano ansia, dubbi e spesso portano ad abbandonare il percorso (Patient Experience 2024, Osservatorio Sanità Digitale).

In Italia la fiducia nei confronti dei medici resta molto alta (oltre l’80% secondo CENSIS 2023), ma una parte significativa della popolazione fatica ancora a comprendere e utilizzare le informazioni sanitarie complesse (Commissione Europea, Health Literacy Survey 2021). Questo squilibrio crea un terreno favorevole a incomprensioni e frustrazione se la comunicazione non è curata con attenzione.

I pazienti oggi chiedono soprattutto chiarezza: vogliono conoscere le tappe del percorso, i tempi, le alternative, i rischi e i benefici, e desiderano sentirsi parte attiva nelle decisioni (Experience Matters Report, 2024). Allo stesso tempo si aspettano coerenza: il messaggio deve essere lo stesso, che arrivi dal sito, dalla segreteria, da un messaggio WhatsApp o direttamente dal clinico (Harvard Business Review, 2023).

Quando questo non avviene, il rapporto rischia di incrinarsi. Un paziente che non riceve spiegazioni puntuali vive più facilmente ansia e tende a rimandare la visita; senza strumenti adeguati per comprendere il linguaggio tecnico, può interpretare male costi, alternative o prognosi (Health Literacy Europe, 2022); se le informazioni risultano frammentate, ad esempio referti o indicazioni non condivisi chiaramente, l’esperienza appare opaca e la fiducia diminuisce, con ripercussioni anche sul passaparola e sulla reputazione dello studio (Journal of Patient Experience, 2023).

Oggi non è il silenzio a rassicurare, ma una narrazione chiara e continua del percorso clinico, consegnata al momento giusto e nel canale più adatto. Così si riducono ansia e rinvii, si prevengono incomprensioni su costi e aspettative e soprattutto si protegge il rapporto di fiducia tra paziente e odontoiatra, che rimane il vero vantaggio competitivo per uno studio (CENSIS, 2023; Patient Experience Monitor, 2024).

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Sergio Magliocchi fonda Amors nel 2006, e da oltre 15 anni collabora con studi odontoiatrici e organizzazioni sanitarie in tutta Italia, aiutandoli a potenziare le loro strategie di comunicazione e ottimizzare la relazione con i pazienti. Specializzato nell'implementazione di strumenti digitali per migliorare l'efficienza operativa e la fidelizzazione dei pazienti, ha maturato una profonda conoscenza delle dinamiche interne agli studi dentistici. Il suo approccio combina l'innovazione tecnologica con l'attenzione alle necessità umane, garantendo una comunicazione efficace che mantenga il paziente sempre al centro del percorso di cura.