Avendo familiarità con il metodo scientifico, si è consapevoli di come sia sbagliato prendere decisioni prima di raccogliere tutte le informazioni rilevanti disponibili. È necessario avere una chiara visione oggettiva di quale sia la situazione prima di effettuare una decisione. Allora perché così tante persone agiscono di impulso?

La branca della psicologia cognitiva è in grado di rispondere a quesiti di questo tipo. La psicologia cognitiva definisce infatti il bias cognitivo, ovvero la tendenza ad effettuare decisioni basandosi su informazioni limitate o su esperienze passate che non necessariamente sono rilevanti per la situazione attuale. Quando siamo influenzati da bias non esploriamo i problemi nella loro completezza e ignoriamo le evidenze che contraddicono la nostra opinione iniziale.

Un esempio di bias è la Superiorità Illusoria: svariate ricerche hanno dimostrato scientificamente che siamo inclini a sovrastimare le nostre capacità e i nostri risultati rispetto agli altri.

Altri esempi di bias, tra gli altri, sono:

  • Conferma – tendiamo a favorire informazioni che confermano le nostre opinioni;
  • Inerzia – incapacità a adattarsi ai cambiamenti ancorandosi a vecchi principi nonostante i dati evidenzino altro;
  • Ottimismo – prendere decisioni basandosi sulla credenza che il futuro sarà migliore del passato.

È fondamentale, dunque, alimentare correttamente il gestionale al fine di poter tramutare in futuro i dati in informazioni e le informazioni in strategie. Evitare il pregiudizio cognitivo significa raggiungere decisioni imparziali basandosi solo sui dati disponibili, senza essere soggetti ad influenze esterne.

Conseguentemente, maggiore è la disponibilità di dati disponibili su cui è possibile prendere decisioni, più oggettive saranno le nostre decisioni. La qualità dei dati a disposizione, come sarà approfondito nel prossimo articolo, rimane un aspetto cruciale per poter analizzare e raccogliere informazioni utili dai dati.

Un accurato inserimento e raccolta di dati all’interno dei sistemi gestionali è utile solo se tale mole informativa sarà gestita e sfruttata successivamente tramite reportistica integrata e, se necessario, analisi mirate.

È fondamentale, dunque, che il software sia sfruttato al massimo delle sue potenzialità, solo così sarà possibile monitorare con efficacia ed efficienza il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Se identificate delle metriche che sono più basse rispetto agli obiettivi che vi eravate prefissati, allora impostate una strategia diversa che possa aumentare le performance. Riuscendo costantemente a inserire, raccogliere e analizzare dati, sarete in grado di avere una chiara visione di dove la vostra attività si trovi in quel preciso momento e quali cambiamenti dovrete effettuare per migliorare.

Scritto da:
Matteo Violati è cofondatore di YouDentist, per mezzo della quale fornisce servizi di analisi, organizzazione, pianificazione, e strategia. Ha un approccio professionale distintivo, dovuto alle precedenti esperienze maturate come Senior Business Consultant per KPMG Advisory in importanti progetti per alcune delle principali istituzioni bancarie e finanziarie europee.