Gli enormi progressi tecnologici digitali degli ultimi anni hanno reso disponibili, e alla portata di tutti gli studi odontoiatrici, sistemi un tempo possibili solo in ambito ospedaliero o di cliniche di altissimo livello, come ad esempio i sistemi cone beam per radiologia 3D. Spesso però ci si ferma all’enorme valore aggiunto clinico offerto da queste soluzioni e si commette l’errore di utilizzarle, per semplicità, in modo decontestualizzato e non integrato, sottovalutando quanto valore può scaturire da una oculata gestione di queste risorse e dei dati che esse producono: si installa il software specifico in dotazione e solo nell’ambito di questo, vengono generati e consultati dati e informazioni, creando le cartelle coi dati dei pazienti necessari a poterlo utilizzare, usandolo cioè come se fosse l’unico applicativo disponibile. Tuttavia, la situazione normale è differente; rispetto a qualche anno fa, oggi è molto difficile imbattersi in uno studio privo di un software gestionale che, se ben scelto e ben utilizzato diventa il centro di gravità delle attività dello studio in quanto motore e coordinatore del vero capitale dello studio: i dati digitali clinici ed amministrativi. Di questi fanno naturalmente parte anche quelli dei sistemi di imaging e costituirebbe un grave errore strategico non valutare se e come il gestionale che si sceglie riesce a integrarli/collegarli. Credo quindi utile elencare in breve quelli che ritengo essere i principali in ordine di importanza:
Già da queste brevi considerazioni appare più evidente quanto sia importante per lo studio odontoiatrico valutare in modo approfondito, non solo i sistemi e le tecnologie digitali che soddisfano le proprie esigenze cliniche ma anche l’architettura software da implementare per poterle poi utilizzare efficacemente. In questo ambito un gestionale adeguato non è solo una necessità ineludibile ma probabilmente l’attore principale. Purtroppo, in presenza di soluzioni non correttamente pianificate e quindi insufficienti, una completa sostituzione del proprio gestionale è l’unico rimedio realmente efficace e risolutivo. Poiché il rischio è quello di vanificare o ridurre la produttività di sistemi ad elevato valore di investimento, come quelli di radiologia volumetrica dento-maxillofacciale.
Nel concepire la soluzione gestionale “UNO”, Dental Trey ha cercato di dare corpo a tutti i punti fin qui discussi, ma ha inoltre pensato ad una modularità (anche economica) che consenta allo studio di configurare il prodotto secondo le esigenze mutevoli nel tempo. Inizialmente, infatti, è possibile escludere completamente l’imaging digitale, ma non per questo si deve perdere l’opportunità di implementarlo successivamente e progressivamente, aggiungendo all’occorrenza la gestione immagini di base, l’acquisizione 2D, fino ad arrivare al modulo 3D.